Arriva sempre un momento nella vita nel quale ci troviamo a dover fare i conti con noi stessi, con le nostre debolezze e risorse.
Il COVID19 potrebbe per noi essere questa occasione?
Sono molto preoccupata in questo momento per quelle persone che vivono dei rischi nei loro domicili, sono preoccupata per chi ha difficoltà ad entrare in contatto con i propri bisogni e non ha il coraggio di esprimerli a chi ha intorno, sono preoccupata per l'effetto che tutto ciò farà ai medici, agli infermieri, a chi sta ancora lavorando, quando questo sarà passato.
Respiro,
i pensieri sono solo pensieri. Li lascio scorrere via, così come sono arrivati andranno via.
Come tanti, anche io mi sono trovata a pensare, e adesso?
Cosa faccio? Confusione, paura, ansia rispetto a ciò che sarebbe potuto accadere, nel futuro.
E poi... mi sono ricordata di respirare. Qui ed ora.
Sento che la situazione è questa, mi connetto con il mio bisogno di accettarla.
L'accettazione è il 5° pilastro della mindfulness, una tecnica di meditazione basata sul concetto di consapevolezza, che trova le sue origini nella tradizione buddhista, ma oggi molto usata anche da psicoterapeuti e altri professionisti della salute (per approfondire visita il sito: https://mindfulnessitalia.it/mindfulness/cosa-e).
Accettare significa esser recettivi verso ciò che pensiamo e sentiamo, senza imporre a noi stessi pregiudizi, idee su come le cose "dovrebbero essere".
Ciò non significa esser passivi, ma significa disporsi di fronte le cose e osservarle senza giudizio, così come sono.
Accettare la situazione attuale, così com'è è uno dei primi passi per trasformare ciò che non ci piace, perché ci predispone ad un'azione mirata e ponderata, al fine di fronteggiare e trovare soluzioni per cambiare le cose.
Per questo auguro a tutti voi di trovare la concentrazione necessaria ad accettare il prima possibile ciò che sta succedendo per essere come i bruchi che nel loro bozzolo costruiscono l'esser farfalla!